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 COS'è IL SOFTAIR

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MessaggioTitolo: COS'è IL SOFTAIR   COS'è IL SOFTAIR Icon_minitimeMar Nov 25, 2008 6:42 pm

COS’E’ IL SOFT-AIR ?


Il softair o soft air (in inglese: airsoft
o air soft), conosciuto anche come guerra simulata
o tiro tattico sportivo, è uno sport di squadra
basato sulla simulazione militare
. L'attività pur rimanendo uno sport può
essere assimilata anche ad un gioco di ruolo
che simula, tramite attrezzature apposite, azioni tattiche e strategiche di combattimento
con repliche fedeli di armi da fuoco in ambienti urbani o boschivi, tra fazioni
opposte che devono conquistare obiettivi prefissati.


Il gioco, nonostante l'apparenza, è innocuo e non violento (è vietato qualunque contatto fisico
con l'avversario), e si basa principalmente sul fair play e sulla
correttezza sportiva. Ogni giocatore è obbligato ad
"autodichiararsi", ovvero a manifestare a voce e a gesti la sua
eliminazione in conseguenza dell'impatto di pallini avversari sul su corpo
buffetteria e fucile, pena la squalifica, ed è tenuto a mantenere un
atteggiamento di massima correttezza nei confronti di compagni ed avversari,
per evitare il rischio di infortuni derivanti da un uso scorretto di attrezzature
e protezioni.

Il gioco
Le partite o combat
possono avere obiettivi diversi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad
effettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi
di diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, eccetera) naturalmente
"neutralizzando" gli avversari bersagliandoli con le apposite armi giocattolo
ed eliminandoli così dal gioco.


Le repliche, armi-giocattolo (dette ASG, air soft gun o AEG, automatic
electric gun
), sono delle riproduzioni più o meno fedeli di armi
vere da combattimento, in grado di sparare proiettili sferici (detti BB
bullets
) di peso variabile tra 0,12-0,30 grammi in
materiale plastico ecocompatibile (ma ve ne sono anche in alluminio o ceramica). In Italia la potenza massima con la
quale il BB può essere sparato dall'ASG è di 1 J (joule).


Per motivi di sicurezza è d'obbligo per chi gioca indossare almeno
degli occhiali protettivi, o meglio ancora delle maschere integrali per
proteggere tutto il viso (dette "gran facciali").
Nonostante
la pratica preveda l'uso di protezioni adeguate e le armi siano di potenza
assai ridotta, si tratta pur sempre di uno sport in ambiente aperto, per cui
possono verificarsi occasionalmente incidenti come slogature e graffi. Se non
si rispettano le norme di sicurezza basilari (uso di protezioni e della sicura
delle armi quando non in gioco, tiro solo da distanza superiore ai 3-4 metri), è possibile anche
che vi siano infortuni agli occhi o ai denti, ma si tratta di casi poco frequenti e facilmente
evitabili se lo sport è praticato con attenzione e soprattutto con le dovute
protezioni
, come maschere facciali in neoprene, occhiali con lente doppia, elmetti di
vari modelli e nazionalità, protezioni specifiche per le parti del corpo più
deboli.


Esistono infinite
tipologie di gioco, limitate solo dalla fantasia degli organizzatori, queste
sono le più comuni e apprezzate dai softgunner:



  • Cattura la bandiera o postazione avversaria
    che può essere:

    1. Attaccanti contro Difensori: viene posta una
      bandiera obiettivo, la difesa vince se l'attacco non conquista la
      bandiera entro un tempo limite prefissato

    2. Doppio Attacco/Difesa: con due Bandiere, vince chi
      cattura la bandiera nemica e la riporta al proprio campo

    </li>
  • Deathmatch a squadre, in cui vince chi
    elimina tutta la squadra (senza "rinascita" dei giocatori) o chi
    elimina più avversari (con "rinascita")

  • Liberazione di un prigioniero
  • Distruzione della squadra avversaria
  • Tutti contro tutti




La particolarità di questo gioco/sport è l'essere basato
completamente sulla correttezza del singolo giocatore, dato che non esiste
alcun modo per provare oggettivamente che l'avversario sia stato colpito o
meno: è dovere del giocatore, nel momento in cui avverte l'impatto del pallino
avversario, alzare la mano, smettere di sparare e gridare colpito
(autodichiarazione) e quindi abbandonare l'area di gioco, evitando di
collaborare e comunicare in alcun modo con i propri compagni ancora impegnati
nell'azione.


Chi agisce disonestamente viene ironicamente definito Highlander (dal famoso film basato sulle
vicende degli scozzesi immortali) e una volta individuato può anche essere
espulso dal gioco o, nei casi più gravi, anche dall'Associazione di
appartenenza.


L'autodichiarazione è anche importante al fine di evitare
inutili e continue raffiche di pallini ai danni del giocatore stesso.

Attrezzatura

Durante il gioco viene usata un'attrezzatura minima,
composta in genere da:



  • una replica di arma da fuoco ad aria compressa (a gas, a batteria o a
    molla), in grado di sparare pallini da 6 mm in plastica biodegradabile
    a non oltre 1 joule di energia (limite imposto dalla
    Legge per le "armi giocattolo").

  • uno o più caricatori per l'arma, e relativi pallini
  • occhiali di protezione o maschera, per proteggere
    il viso da eventuali urti e dai pallini

  • una tuta mimetica
  • scarponi da montagna o anfibi
  • ghette
  • borraccia o bottiglietta d'acqua




A questa attrezzatura base, i giocatori più esperti spesso
aggiungono attrezzature più avanzate:



  • una seconda replica di differente tipologia (ad
    esempio, una pistola), con le medesime caratteristiche della prima

  • una mimetizzazione aggiuntiva, come una ghille, un telo mimetico, un cappello con
    fronde ecc

  • un gilet tattico per portare in modo pratico l'equipaggiamento
  • una radio ricetrasmittente, in grado di operare su
    frequenze civili

  • un binocolo
  • una bussola
  • una torcia con gelatina rossa e verde per
    segnalazioni

  • una torcia da collocare sul fucile (per missioni in
    carenza o assenza di luce, come le notturne)

  • orologio
  • camel back, moderno e pratico sistema di
    idratazione della capacità di 2 o 3 litri, posizionato solitamente sulla
    schiena o sullo zaino come una gobba di cammello. Si beve tramite
    un'apposita cannuccia fatta passare sopra la spalla ancorandola al gilet
    tattico.

  • un visore notturno
  • per i cecchini, un mirino di precisione
  • granate e mine ad aria compressa, innocue per la
    salute ed in grado semplicemente di fare rumore o lanciare pallini a breve
    distanza

  • fumogeni di libera vendita
  • un silenziatore




Dato il particolare realismo delle
attrezzature, è fondamentale per lo svolgimento pacifico dell'attività che i
club comunichino luogo, ora e data dei raduni, alle autorità competenti in
materia di pubblica sicurezza,
così da non incorrere in problemi con i residenti nell'area o eventuali persone
sul campo di gioco.


Softair in Italia





In Italia è presente nei settori sportivi ufficiali di
alcuni enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI
(es. CSEN, AICS, ASI, ACSI).


Negli anni novanta in Italia si sono creati organismi privati di coordinamento
nazionali o regionali come la Federazione
Italiana Soft Air (FISA, ora
estinta), l'Associazione Sportiva Nazionale War Games (ASNWG), il Comitato
Regionale Lazio (CRL), il Comitato Regionale Softair Calabria (CORSAC), il
Comitato Interregionale Piemonte-Lombardia (CIPL), il Coordinamento Soft Air
Combat (CoSAC), il Coordinamento Soft Air Piemonte (CSAP), lo Staff Emilia
Ovest (SEO), il Comitato Reginale Sicilia Calabria (COMRESC), il Coordinamento
Soft Air Team della prov. di Catania (COSAT) che hanno contribuito a
diffondere il gioco su tutto il territorio nazionale con la costituzione di
numerosi club o associazioni (ad oggi se ne contano più di 600 su tutto il
territorio nazionale).


Il lavoro svolto
dalle federazioni, dalle associazioni sportive e dalla letteratura
specializzata, ha fatto sì che il gioco si sia evoluto a vero e proprio sport
con elevata componente dinamica e, in taluni casi, grande spettacolarità; ogni
anno si svolgono numerosi tornei e campionati in tutta Italia, e alcuni eventi
internazionali.


Ci sono anche veri e
propri tornei, con la partecipazione di squadre provenienti da tutto il territorio
nazionale , i quali richiedono una maggiore preparazione sia atletica che
tecnica, con giochi che vanno dalle 6 fino alle 42 ore consecutive. I tornei
possono prevedere operazioni atte all'acquisizione di obiettivi (tramite
ricognizione o azione di combattimento diretta), alla difesa del territorio nei
confronti della/delle fazioni opposte, ad operazioni che simulano o riproducono
scenari storici o recentissimi. Prova ne è la sempre maggiore presenza di
tornei a "eserciti contrapposti" con la presenza di organizzazioni
tipo ONU o NATO a fare da cuscinetto tra i due territori. Le informazioni per
lo svolgimento di queste competizioni sono contenute in "opord"
ovvero ordini di missione, compilati con linguaggio prettamente militare ed
estremamete verosimili. A seconda del tipo di evento, le informazioni possono
essere molto scarne (tornei di recon), molto dettagliate (tornei di combat)
oppure un insieme delle due cose al fine di rendere ancor più realistica e
difficile l'evento organizzato.


Le squadre (costituite
in Associazioni Sportive Dilettantistiche) sono generalmente costituite da
dieci-trenta giocatori. Alcune di queste vantano più di un decennio di attività
e, nell'ambiente, sono note a livello nazionale.
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